
in effetti le discussioni, meglio i monologhi che mi hanno tenuto compagnia a tutti oggi, non potrebbero spiegarsi se non in caso di presenza (o assenza) di qualche enzima-ormone-secrezione che impongono alla gente media di fermarsi ogni tanto mentre parla, guardare che faccia fa l'altro, financo respirare, e invece no, cari miei, lui è imperterrito, è dritto, più o meno come questa prosa assurda che sto scrivendo io senza punti né punti e virgola, lui implacabile, lui tremendo nella favella, lui colto e raffinato, forse un po' poco vario, visto che è da mesi che, come in un perverso circolo, il Vate e il Retore di quai de l'oise 7 mi ripete gli stessi interessantissimi argomenti, che forse è arrivata l'ora di svelarvi, ma anzi prima sarebbe meglio aggiungere che probabilmente c'è un senso karmico in tutto questo, boh, da piccolo o in un altra vita avrò picchiato o ucciso qualcuno con un dizionario, e ora il destino usa la grammatica per punirmi, bene, io sopporto paziente finché prima o poi farò ingoiare un dizionario all'oscuro cavaliere del destino che abita lì in fianco, sì sono un po' alterato, scusate, è lo stress, è la viola, soprattutto sono i simpatici discorsi che mi tocca sorbirmi come
la prima guerra mondiale non si dovrebbe chiamare prima guerra mondiale, dal momento che è stata combattuta per lo più in europa, anche se c'erano gli americani, quindi sarebbe meglio chiamarla la grande guerra, in tal modo la seconda guerra mondiale diventerebbe la prima guerra mondiale (che culo, penso io, così non ci sarà nessun pericolo di una terza guerra mondiale, non siamo ancora alla seconda), chi dice prima guerra mondiale pensando alla prima guerra mondiale è evidentemente un coglione e merita di bruciare nella geenna
oppure
chi dice "repubbliche popolari dell'est" o "paesi dell'est" merita di vedere i suoi coglioni bruciare su un rogo sorretto dalle sue gambe mozzate, dal momento che chi dice "repubbliche popolari dell'est" commette tre madornali errori, essendo le ex repubbliche popolari dell'est per nulla repubbliche, ma dittature, per nulla popolari perché comandate da una gerarchia elitaria, ma soprattutto non dell'est, perché se guardate bene l'ungheria è proprio sopra la puglia e la grecia, ma nessuno direbbe mai che l'italia o l'ellade sono paesi dell'est, e allora perché la romania sì, (che fra l'altro è in effetti più a est dell'ungheria, coglione, e inoltre mai sentito parlare di una cosa chiamata nato o patto atlantico, e di un'altra chiamata patto di Varsavia, o di un certo muro che divideva berlino in est e ovest, a seconda dell'influenza politica, mona?) perché sono dei coglioni e meritano di bruciare nella geena
oppure
il vale ha preso un casino di 10 all'università, mentre quelle immagini tridimensionali della stupidità, ovvero i suoi colleghi, prendevano 9, ma poi arrivava lui, cazzo, era troppo bravo e allora il prof gli dava 10 perché se no non era giusto nei confronti della giustizia e vero nei confronti della verità non premiare una tale preparazione con un voto che fa ben capire la portata di un tale sapere e che trascende nel metafisico, capisci cosa voglio dire (sic, questo non me lo sto inventando io, e in realtà neanche il resto), nel senso che 10 è il voto dell'eccellenza assoluta, e una volta ho fatto un esame che avevo preparato in una settimana, pensa un po' te, (io invece che sono stupido gli esami li preparavo un mese prima, addirittura ce ne ho messo cinque per preparare l'ottavo di piano), e il prof fa dei calcoli alla lavagna e dice, chi sa continuare? nessuno che si muove, allora alzo la mano io, forse lo so fare, lo faccio in effetti, il prof mi dice, bon va bene, puoi far a meno di venire domani che tanto ti do già otto, fra esclamazioni di giubilo dei miei compagni imbecilli, con gente che si getta dalla finestra perché in quel momento capisce che non potrà mai giungere a cotanta altezza di pensiero, essendo io uno da dieci, fulgido nella sua sapienza, increato nel suo discernimento, ma io gli dico eh no slandrone, mica ho studiato per una settimana per prendermi il tuo otto di merda, torno il giorno dopo, mi prendo dieci e poi trascendendo in una crisi ipoglicemica-delirio di onnipotenza, lo prendo a ceffe che neanche Chuck Norris e poi lo getto di peso nella geenna,
oppure, la migliore, che è successa appunto sabato, e che ci illumina sulla pregiata visione artistica dell'essere per essenza che prende i 10,
come va il tuo pezzo, bene faccio io, ma è un sacco di tempo che lo scrivi, eh già, ma quanto dura, boh, 8 o 10 minuti, eh ma sono curioso di sentirlo perché alla fine non sono mica 40 minuti solo 8 o 10 minuti e tutto quel lavoro, eh sai sono un po' tardo ma comunque te lo faccio ascoltare volentieri, solo che la musica contemporanea potrebbe essere un po' duretta,
lui mi guarda stupito -più ubriaco che stupito- e mi fa
beh, sai cosa diceva goebbels il ministro della propaganda nazista, che diceva? che appena sentiva parlare di cultura tirava fuori la pistola, a te non piacerebbe, ma io sono d'accordo, un conto è la cultura che non serve a una sega, specie quelli che fanno cose a caso, tipo picasso o klee (non dice klee, ma penso solo perché non vale la pena parlarne) o quelli che fanno pitipì pitipò, io gli sparerei a quelli, non so come sia la tua musica, ma quelli li uccido, e poi la cultura non esiste, è solo un suffisso, alla fine esistono solo i nomi come "agri-cultura", che quelli hanno senso perché sono scienza, mica quelle puttanate,
io rispondo che, beh, per prima cosa, mi rincuora sapere che sarei stato fucilato da un ministro nazi, per seconda, che spero non abbia una pistola in casa
e lui, ehhhh io non avere una pistola in casa, giammai, sei matto,
e se ne va a cercare la sua pistoletta giocattolo che mi punta addosso, e spim fa cilecca, niente colpo, spam, fa cilecca ancora, spum, idem, spatapim, niente,
io mi alzo e saluto la fons essendi, buona notte,
lui lì che continua a cercare di far funzionare la pistola,
finché alle una di notte passate ci riesce, contento come un bambino, e io con lui, solo che io esterno la mia felicità tirando orribili bestemmie che fanno tremare Notre-Dame, io comunico la felicità così, sapete, se mai dovessi fare lo stesso con voi,
quindi fa un casino della madonna rimettendo a posto, si fa per dire, la cucina,
quindi il giorno dopo si risveglia alle 17,30
stranamente muto
forse perché avevo un'aura infuocata tipo kenshiro uscito dal fuoco della geena, dal momento che la mattina, risvegliatomi di buon d'ora per attendere al mio dovere di fucilando, mi sono ritrovato ancora con metà bottiglia di latte sputtanata
Punto