mercoledì 19 novembre 2008

Capitolo III. 2b. Altre corse d'amor...

Scusatemi il silenzio di queste due settimane, ma purtroppo la vita adesso è una cosa che trascorre mentre sto in casa a scrivere (ma soprattutto a riscrivere) pezzi per viola. Non abbiatevela a male, quindi, finito questo sommo capolavoro avrò di nuovo un sacco di tempo da perdere a scrivere sul blog. Tanto più che le corse d'amor le devo fare io, visto che la consegna si avvicina inesorabile... io tutto bene, comunque, sì, grazie, non preoccupatevi.

Tanto per darvi il contentino, eccovi l'ultima categoria dei corridori sul canale:
I casi umani.

Indecifrabili, inenarrabili, inclassificabili, incomprensibili, questi uomini e queste donne sfidano tutte le leggi del buon gusto e del buon senso; da padri che corrono in un giorno di pioggia, bardati da technopro, con una carrozzina ricoperta di plexiglass con tanto di ripieno di bambino, 

a signore piuttosto anziane che si affaticano con 
cappello a tese larghe tipo "banchetto di gala a corte"
impermeabile "tenente colombo" da signora
doppia sciarpa
pantaloni di flanella caldissimi caldissimi e color panna panna,

a giovani asiatiche che invece si tengono in forma in toppettino, pantaloni alla pescatora, zatteroni alla "cugini di campagna",

a coppie di ragazzotti che fanno i bulli e fanno i garini, poi uno dei due inciampa e va di faccia su una panchina -l'altro giustamente non se ne accorge perché è troppo impegnato,

a coppie di ragazzotte che corrono in jeans, io pensavo che magari andassero di fretta da qualche parte, ma me le sono ritrovate che facevano il giro del canale,

insomma, chi più ne ha più ne metta -la lista potrebbe allungarsi notevolmente grazie alla mia fantasia perversa (d'altronde non penserete che le nonne del post precedente muoiano davvero, o no?), ma per ora mi fermo ai fatti, non per amore per la verità, ma perché devo tornare al mio agro foglio pentagrammato di merda -e non nel senso che ha i pentagrammi disegnati male...

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