giovedì 9 ottobre 2008

L'angolo dello sborone punito II

Dunque, scuserete il silenzio di questi giorni, lo so, non potete stare senza le righe che seguono, lo so, sì, ma purtroppo qui vogliono che io ogni tanto scriva musica, lo so, è incomprensibile, non so come facciano ad accampare certe pretese, questi bastardi, ma comunque ecco, ho 
trovato due minuti per raccontarvi degli ultimi giorni:

Alla fine, piove sul bagnato - è il caso di dirlo, il premio di Boston è andato a una/o ragazza/o belga, del quale sarò costretto a rapire la famiglia per riparare all'onta subita... A Boston non capiscono niente, evidentemente


Ieri siamo a cena di classe da un vietnamita, (nella foto, da cui ti porterò, o mio lettore, quando verrai a trovarmi, perché costa 8,50 euro menu compresa la birra), bellissimo, tutti a sganasciare e a mangiare involti
ni di verdure dalla nemmeno troppo lontana forma fallica (dimensione equina) quand'ecco che entra una giovane orientale, senza dir niente ci si mette davanti, guardando la vetrina che da sulla strada, così, come se fossimo invisibili, e si accarezza i capelli, poi cambia tavolo e fa lo stesso, poi va in bagno, ci sta mezz'ora, esce, chiede ai gestori -un po' esaurita, ma ho qualcosa nei capelli? noi sbottiamo a ridere, uno per poco non si strangola, i padroni contegnosi rispondono di no, la tipa se ne va, i padroni ci spiegano che è una pazza, ma dai, ma sì? finiamo la serata divelti.



Il mio coloc - d'ora in poi chiamato Il Vale - ormai si è abituato a me, tanto che ha iniziato a fregarmi il nescafé (con cui mi preparo il caffelatte), birre, form
aggio, pane e altre leccornie. Io mi vendico con altri scherzetti sottili, tipo lasciare una molfetta morta in bagno, o non fare pupù per 5 giorni, così poi la faccio bella grossa e non tiro l'acqua e me ne scappo via (scherzo [forse]), comunque, la convivenza va benone, tanto che sono tornato l'altro giorno a casa e me lo sono trovato in mutande ad accogliermi, sì, mutande, maglietta e maglioncino, che mi parlava come se niente fosse, e io dietro, guardandolo fisso negli occhi come se niente fosse, non ridere non ridere, pensavo, poi si è seduto, a mezzo busto faceva un altro effetto, io me ne vado accampando scuse poco plausibili. Al ritorno indossava misteriosamente gli abituali pantaloni. Peccato.

Domani (venerdì 10) torno a casa, se volete ci vediamo alla Paulaner dopo cena (dove un litro di birra costa come una media qui, cazzo).

La crisi finanziaria non ha investito la mensa, che continua a cucinare ratti di chiavica tale e quale a prima.

Mi piacerebbe ora parlare della vasta umanità che fa jogging sul canale a qualsiasi ora del giorno e della notte, ma purtroppo non ho più tempo.
Fra l'altro come ulteriore vendetta, ho fregato appena adesso un po' di sgnappa al Vale che è uscito - in realtà la sgnappa è un whiskey di bassa lega, tenuto perlopiù nel freezer... lui ne beve veramente quantità industriali... probabilmente anche la vietnamita dai capelli pieni di qualcosa (qui di fianco, nella foto, la sorella rumena della vietnamita sponsorizza una marca francese di sgnappa la "passerinà" -non fatevi ingannare dalla scritta "produzione grappa" in rumeno significa "valentino beve")

Comunque, dicevamo.
sì, dai ci vediamo domani a Verona, se la sgnappa del Vale mi lascerà sopravvivere a questa notte...
 

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