domenica 5 ottobre 2008

L'angolo dello sborone punito

Il buon Sebastiano, da profeta provetto, mi aveva preannunciato che "sì, valà, le steso la note bianca a Villafranca o a Parigi, diaolo boia, tiratela de manco". In effetti aveva ragione, anzi di più: la notte bianca a Villafranca sarà stata probabilmente meglio della sua corrispettiva parigina...

Il tema della serata erano le stazioni: i maggiori luoghi di scambio, dalla gare du nord a quella dell'est, da montparnasse a lyon e bercy (unica eccezione saint germain du prés, boh) accoglievano installazioni e costituivano il centro di irradiazione degli altri eventi. Il piatto forte sembrava essere quello di Ryoji Ikeda a Montparnasse, ovvero l'installazione "spectra": fasci di luce che creavano un'altra grattacielo a fianco della torre.
 Benissimo; andiamo
 fino al loco -dall'altra parte di Parigi, una marea di gente in metro e fuori dalla metro (bene, la cosa si fa interessante), facciamo la nostra mezzoretta di coda per vedere da vicino il prodigio luminoso e sonoro - c'erano anche dei suoni che giravano 
in mezzo - bellissimo, giochiamo come tutti con le luci, ce ne andiamo, bello, dove? ma vicino c'è san germano dei prati, ma sì andiamo lì.
A mezza voce un amico osa dire, sì bello eh, ma alla fine sono un po' di luci con i suonini, noi lo guardiamo sconvolti, non capisci un cazzo ecc. ecc.

Il tragitto fino alla chiesa mette dei dubbi a tutti: negozi. Chiusi. Bar. Non tutti aperti. Gente. Normale... boh, ci diciamo, magari in centrissimo sarà diverso...
Arrivati a san germano, un milione di persone ci fa desistere dal concerto di Patti Smith... vabbé peccato.
Proseguiamo e giungiamo nei pressi della zecca, dove ci sono cupi suoni che provengono dai piani superiori, dalle finestre luci multicolori illuminano dall'interno la facciata barocca, dando l'impressione di un motel a ore dei tempi di Cervantes. Entriamo, corticella, dei fattoni che ballano sulla pseudo musica tekno (scritta così fa più giovane) che gira appalla. Bello, ce ne andiamo. Uscendo, poco più avanti ci sono luci colorate proiettate su un altro palazzo.
La situazione di disagio cresce.
Decidiamo per una birra: ci infiliamo più o meno nel primo locale, chiediamo i listini, la media costa 8 (otto) euro.
Scappiamo a gambe levate.
Proseguiamo per l'isola della città, ci dividiamo da quelli che abitano nella banlieu, e proseguiamo diretti alla gare de l'est dove si attendeva un altro evento. Arriviamo, sulla facciata della stazione vengono proiettate le foto delle vacanze dell'artista. Bello. Una ragazza ci regala una spilla della stazione, commossi partiamo. Poco più avanti, un altro palazzo è illuminato da luci blu-verdi, con musichina annessa.
Intorno tutti fumano tubi (come al solito, in più avremo incrociato un 5-6 tipi che ci hanno chiesto/offerto cartine/fumo/maria), e bevono intrugli fai da te (come al solito: pratica che anch'io adottavo in finlandia per risparmiare - e proteggermi dal gelo).

Torniamo a casa stanchi ma felici, consci di aver vissuto una serata memorabile.

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